La passione di Ornella (Italian Edition) by Nina Vanigli

La passione di Ornella (Italian Edition) by Nina Vanigli

autore:Nina Vanigli [Vanigli, Nina]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788869361197
editore: Eroscultura
pubblicato: 2018-09-12T22:00:00+00:00


Capitolo 9

Dunque, c’era una bionda, o forse già c’era prima, vista la confidenza tra loro. Bella coppia, anche se si somigliavano troppo, e lei preferiva notare i contrasti.

E se fosse stata la sorella? Stessi occhi, stessi capelli, stessa tipologia fisica, fatte le dovute distinzioni. In ogni caso, a Ornella tremavano le gambe e un diffuso malessere la pervadeva, a indicare il potere che Alessandro esercitava ancora su di lei, il fatto che fosse lontano il momento di un reale distacco. Purtroppo, continuava a essere un satellite nella sua orbita. Il suo corpo di donna rispondeva con immediatezza a quel bombardamento di stimoli e, a prescindere dalla volontà, la necessità di avere quell’uomo si traduceva in sofferenza, in eccitazione che la stava divorando.

Ormai era oltre il desiderio, interamente sopraffatta dal bisogno.

Più tardi, a casa, sotto la doccia, aveva cercato di distrarsi pensando alla scopata con Michela, a quanto piacevole e dolce fosse stato il sesso con l’amica, ma invano.

Il pensiero di Alessandro era tornato a torturarla, e lei si sentiva sua per sempre. Non pensava sarebbe mai uscita da quella convinzione, tanto profondo era il senso di appartenenza che sentiva radicato dentro.

Era amore? Appetito sessuale? Dipendenza psicologica?

Non riusciva a codificare quella morsa che le attanagliava le viscere pensando a lui, la sensazione fisica che quella lontananza provocava. Nemmeno ripensare alle nefandezze a cui era stata costretta ridimensionava la portata del suo sentimento, né la consapevolezza di essersi sottratta a violenze inaccettabili mitigava il suo impulso a tornare da lui. Nel letto. Su un tavolo. In un bagno. Ovunque capitasse e fosse possibile qualche minuto per averlo ancora.

Non poteva non avere nei propri occhi lo sguardo di lui che godeva, e pareva soffrire, e sembrava implorare “basta”, o forse “ancora e poi ancora”.

Le piaceva stringerlo dentro prima che uscisse, e vedeva che lui sussultava più forte per quella stretta, con un’espressione sgomenta di piacere intenso sul volto, mentre capelli fluttuanti si agitavano infilandosi tra le loro bocche.

Quel ricordo era un ago conficcato da qualche parte a farle male, uno stiletto piantato nella carne, un punteruolo nel cuore. Chi lo sa se qualcun altro avesse potuto alleviare quella sofferenza, se un nuovo chiodo avesse potuto schiacciare Alessandro. Purché non lo spingesse ancor più profondamente, posto che fosse possibile.

Quella sera, Michela era rincasata dopo cena in compagnia di un ragazzo, Andrea, che le era stato presentato prima di sparire con l’amica in camera di lei.

Un bel ragazzo, di quel genere che Ornella considerava decorativo e inutile, patinato e privo di personalità. Alto, fisico slanciato, abiti di un’eleganza casual, molto curato, troppo. Lei aveva come termine di paragone quella bellezza istintiva e selvaggia, quell’animale da letto, quella creatura sanguigna tutta istinto e crudeltà. Quel corpo, chi se lo sarebbe scordato più. Averlo era stata una maledizione che, oltretutto, aveva alzato la sua soglia estetica in modo esagerato.

Adesso era possibile udire risatine sommesse e un parlottare trattenuto: forse la sua presenza li induceva a un certo contegno. Ornella li stava invidiando per il fatto che fossero



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